Spogliarello in pizzeria: condanna sacrosanta
Decisiva la qualificazione del luogo come abitualmente frequentato da minori, essendo una pizzeria statisticamente abitualmente frequentata anche da famiglie

Spogliarello in una pizzeria: legittima la condanna per atti osceni. A inchiodare l’uomo sotto processo è, nella ricostruzione dell’episodio, la constatazione che il locale, posizionato nel centro cittadino, è statisticamente abitualmente frequentato anche da famiglie. Questa la valutazione dei giudici (sentenza numero 44038 del 3 dicembre 2024 della Cassazione), i quali hanno condannato in via definitiva un uomo, di origini straniere, fermato dalle forze dell’ordine allertate dal titolare di una pizzeria, costretto a fronteggiare la follia compiuta dall’uomo, il quale, all’improvviso, si era denudato all’interno del locale, sotto gli occhi della clientela, composta anche da famiglie con bambini. Respinta la tesi difensiva, mirata a sostenere che l’uomo ha commesso il fatto in un luogo –l’interno di un locale sito nel centro cittadino in tarda serata – che non può essere definito come abitualmente frequentato da minori. Proprio ragionando sulla possibile qualificazione di un luogo come abitualmente frequentato da minori, i magistrati osservano che l’interno di un pubblico esercizio commerciale – una pizzeria, nello specifico –, destinato alla somministrazione di generi alimentari al pubblico, è statisticamente abitualmente frequentato anche da famiglie, con conseguente probabilità di avventori anche minorenni.